sabato 24 dicembre 2011

It's the most wonderful time of the year...

Così cantava Andy Williams e traducendo alla lettera dice: "è il più bel periodo dell'anno". Ovviamente si riferisce al Natale, lo si capisce dal contenuto della canzone, un classico natalizio udibile in moti film a Natale. Ma lo è davvero? Forse, oggettivamente non per tutti. Di certo dovrebbe esserlo per i cristiani in quanto ricorre la nascita di Gesù bambino. Di certo una data sul calendario non trasforma le persone dall'oggi al domani ma almeno può indurre qualcuno a sentirsi più buono e più disposto al prossimo che nel resto dell'anno. Qualcuno, non tutti ovviamente. Il Natale è diventata una festa molto consumistica come d'altronde lo sono un pò tutte, svuotate di significato, volte all'abbondanza a tavola per chi se lo può permettere e anche allo spreco forse ma come si dice, meglio che ci sia in più e non in meno. In questi giorni c'è stata la corsa al regalo -la tendenza dell'anno è il regalo tecnologico, ormai anche i libri sono diventati elettronici- e in queste ultime ore i ritardatari sono in cerca del regalo last minute. Ma il più bel regalo sarebbe essere un pò come a Natale per tutto l'anno. Questa riflessione forse la facciamo tutti e tutti gli anni la riproponiamo. Forse se la attuassimo, questa retorica non ci sarebbe e i perbenisti che la fanno propria non saprebbero cosa dire. Come giustificazione è poco plausibile ma alla fine della giostra è un dato di fatto. Purtroppo.

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