venerdì 25 febbraio 2011

Tv riflesso della società o società riflesso della tv?

Questa sera vedendo Matrix ne ho sentite di tutti i colori. Si parla della mercificazione dellle donne negli spot televisivi o campagne pubblicitarie. Clamorosi i cartelloni esposti a Milano di una nota azienda di abbgliamento dove appare una modella senza slip che mostra il suo lato b ben visibile. Bè il cartellone, posto anche in una strada trafficata ad altezza di un semaforo, è abbastanza in vista e forse anche un pò volgare e pericoloso per i veicoli che vi transitano i quali potrebbero soffermarsi a guardarlo. La gente intervistata ha pareri contrastanti, derivanti anche da punti di vista diversi sulla questione della donna come oggetto o meno per reclamare un prodotto per una determinata campagna pubblicitaria. A mio modo di vedere, c'è modo e modo di fare pubblicità. E' certo che per pubblicizzare uno slip o un reggiseno è necessario mostrare una donna che indossi poco addosso per il tipo di prodotto. Ma per altri articoli da reclamare mi sembra un modo forzato di attirare l'attenzione, soprattutto maschile, su un prodotto che altrimenti avrebbe meno visibilità. Purtroppo la società ha preso una piega ben visibile a riguardo, basta vedere come si pongono le ragazzine al giorno d'oggi, molto più emancipate e "sveglie" di una volta, consapevoli del loro corpo e tante volte fin troppo. Forse è anche colpa della tv o forse è una concausa, sta di fatto che la donna al giorno d'oggi ha più che raggiunto la parità con l'uomo per quel che rigurda le opportunità, ma se il prezzo da pagare è quello della dignità stessa dellla donna mi sembra che si sia andato un pò troppo in là. Con ciò non voglio divagare perchè è un discorso molto delicato e non ne vengono a capo coloro che si occupano da vicino di queste tematiche, figuriamoci io...provo a dare una mia visione per quello che vedo io in giro, nelle strade o all'uscita di una scuola. Spero che questa

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